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Riciclo e smaltimento: un po’ di chiarezza sulle differenze

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Riciclo dei rifiuti e smaltimento vengono spesso confusi o erroneamente utilizzati come sinonimi. Si tratta di due concetti nettamente diversi in quanto identificano un approccio opposto in quella che è la gestione dei rifiuti.

Cosa hanno in comune?

Entrambi riguardano il trattamento dei rifiuti ma individuano, appunto, un goal differente.

Cosa significa riciclare? L’obiettivo perseguito nel riciclo dei materiali è la valorizzazione dei materiali di scarto. I rifiuti entrano nel ciclo della cosiddetta economia circolare o, in altre parole più semplici ma anche più positive: i rifiuti tornano ad avere una nuova vita, con benefici ambientali ed economici che ricadono su tutta la comunità.

Lo smaltimento, invece, non è finalizzato al recupero dei rifiuti, ma a quello, non meno importante di certo, di recare il minor danno possibile all’ambiente. Insomma: conferire ogni cosa al suo posto significa costruire un mondo più pulito e salubre, dati alla mano!

Riciclo: nuova vita ai materiali!

Con il riciclo dei materiali si attivano una serie di operazioni atte alla produzione di nuovi beni di consumo o alla produzione di beni funzionali alle attività industriali.

Qualche esempio di riuso e riciclo:

  • Il riciclo carta e cartone dà vita a nuova carta per imballaggi o giornali;
  • La plastica dà vita a calde coperte in pile, a montature per occhiali, tessuti per l’arredo e molto altro;
  • L’alluminio ci regala telai per biciclette;
  • Il vetro trova nuova vita in campo edile: sanitari, rivestimento, scale, pavimenti e mescolato con altri prodotti serve per realizzare materiali da costruzione, come i mattoni o come inerte di alleggerimento.

Come già detto il ciclo del riciclo assicura vantaggi per l’ambiente, ma giova parecchio anche all’economia, riducendo la dipendenza di acquisto di materie prime dall’estero. I Comuni, inoltre, grazie a convenzioni ad hoc, ottengono risparmio ed incentivi notevoli (se sei un Comune, Coopservice ha un piano per te! Clicca QUI).

Attenzione però: il primo anello della catena sei tu! Il riciclo funziona se funziona la differenziata e la differenziata funziona se ognuno di noi la fa bene, consentendo all’ingranaggio del riciclo di azionarsi e funzionare. 

Differenzia bene, non mischiando i materiale e separando ciò che fa conferito altrove. 

Esempio immediato: devi gettare la scatola di un pacco che hai appena ricevuto a casa? Elimina lo scotch prima di differenziarla nella carta!

Smaltimento: se non può avere nuova vita, può comunque “non” fare danni!

Se non è differenziabile inquina. Facciamo in modo, allora, che rechi il minor danno possibile. Non sono tutti materiali riciclabili. Esistono, infatti, dei rifiuti che non possono produrre alcun nuovo materiale utile. Essi sono pertanto destinati allo smaltimento. 

Lo smaltimento non produce vantaggi economici diretti, ma possiamo dire che ne produca uno indiretto particolarmente importante: SALUTE! Smaltire bene fa in modo che il danno ambientale sia minore. Minori danni ambientali = minori danni per la salute. Un mondo più sano è anche un mondo più ricco. Il 2020 e il Covid-19 dovrebbero averci insegnato la lezione! 

Se lo smaltimento, quindi, implica comunque un danno ambientale che varia in base alla tipologia di materiale e alla tecnologia utilizzata, esistono dei rifiuti pericolosi che vanno smaltiti seguendo operazioni particolari a parte. La cronaca, purtroppo, parla da sé delle conseguenze devastanti per la salute legate all’errato smaltimento di: scorie, rifiuti ospedalieri, eternit, rifiuti industriali. 

Smaltire bene questi rifiuti speciali significa ridurre al minino i danni.

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Riciclo e smaltimento: quale futuro?

La nostra società tende sempre più a potenziare il circolo virtuoso del riciclo. Stiamo gradualmente capendo l’importanza della raccolta differenziata e il fatto che riciclare oggetti non abbia conseguenze così irrilevanti!

Quale futuro? Ridurre al minimo lo smaltimento che riguarderebbe, dunque, i soli rifiuti non differenziabili o quelli speciali e pericolosi.

Non esiste un pianeta B. Salviamo quello che abbiamo! 

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